Data / Ora
Date(s) - 30/11/2024
21:00 - 22:00
Luogo
Casa del Custode delle Acque
Categorie
“La Diga del Gleno…
una storia di voci sommerse”
regia Max Vitali
con Giacomo Cavazzano, Camilla De Micheli, Rosita Di Pierro, Danila Mariani,
Gianfranco Pontoglio.
consulenza drammaturgia Katia Frese
Con il patrocinio della Comunità Montana di Val di Scalve
Si ringrazia ISREC Bergamo per il materiale d’archivio fornito
Spettacolo inserito nella manifestazione del 100° organizzata dal Comitato per il Gleno
A 100 anni dalla tragedia della diga del Gleno vogliamo ricordare con questo spettacolo la memoria di quegli avvenimenti che sconvolsero gli abitanti della Valle di Scalve in provincia di Bergamo e parte della Val Camonica in provincia di Brescia in data 1° dicembre 1923. Alle vicende del passato è legata l’identità di ogni essere umano, con questa testimonianza abbiamo il dovere di ricordare una storia che ci appartiene da vicino.
Lo spettacolo ripercorre le vicende di questa drammatico episodio dando voce alle testimonianze degli operai e della gente del luogo; attraverso le voci dei sopravvissuti affiorano gli indelebili ricordi di quegli attimi drammatici che hanno marchiato le menti e i cuori dei valligiani per il resto della loro vita.
In scena 5 attori fanno apparire i personaggi che hanno caratterizzato questo evento disastroso, primo caso in Italia per la rottura di una diga. Il racconto ricostruisce i passaggi piu’ importanti dando allo spettatore un chiaro quadro di un avvenimento rimasto senza colpevoli e con ancora troppe contraddizioni mai risolte. La suggestione di luci e musiche accompagneranno il pubblico in un percorso tracciato dalla fatica e dai sacrifici degli operai, dall’egoismo e dall’avidità degli imprenditori e dalle colpevoli inefficienze degli enti pubblici di controllo.
Eventi come il disastro del Gleno vanno tenuti impressi nella mente per evitare che certi errori si ripetano e per rispetto nei confronti delle vittime; dimenticare sarebbe come negare la loro esistenza e il futuro che avrebbero potuto avere.
Il verdetto finale lo emetterà la natura scatenando l’ elemento più potente in suo possesso: l’acqua. La giustizia degli uomini si asterrà invece da ogni condanna, lasciando vergognosamente senza colpevoli un crimine di enorme portata.
“Vi vogliamo raccontare una storia, una storia accaduta in val di Scalve 100 anni fa, il 1 dicembre del 1923… Quel sabato in quella valle del nord Italia pioveva, pioveva ormai da settimane su tutta la provincia di Bergamo. Nessuno si sarebbe mai aspettato che tutta quell’acqua avrebbe provocato un’imminente tragedia in cui persero’ la vita quasi 400 persone.
Questa storia parla del crollo della diga del Gleno – unico invaso a subire in Italia un simile destino – che colpi’ due valli della Lombardia, confluenti l’una nell’altra : la val di Scalve e la val Camonica, nelle provincie di Bergamo e Brescia …”
Sabato 30 novembre ore 21.00
Casa del Custode delle Acque
Tra fiume Adda e Naviglio Martesana, la “Regia Camera” era l’edificio statale adibito a sorvegliare il governo delle acque, perché servissero insieme la navigazione e l’irrigazione delle campagne sfiorate verso Milano. Specialmente addetto a questo dosaggio era il camparo, che risiedeva proprio in questa Casa: altre costeggiavano il Naviglio finché non vennero demolite, come quella di Concesa.